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      Gli scrittori quando vogliono far cose serie, vanno al caricato, - esempio Bice, Giselda, Ginevra, Federico Borromeo nel suo genere, e qui Ettore, pieno di perfezioni e perciò artisticamente imperfetto. E non solo de' personaggi di questo libro unico sopravvisse Fanfulla, ma, se posso dir cosí, quel che c'è di vivo è un'aria fanfullesca, spiritosa, svelta, naturale, che mostra ispirazione giovanile e che attrae appunto come prima cosa uscita dal cervello d'un giovane.
      Il Fieramosca produsse grande impressione. Giovane allora ero in mezzo a' giovani e ricordo quale brivido suscitava in tutti, alle prime letture un passo indimenticabile, quando Grajano d'Asti, piemontese, che come capitano di ventura serviva presso i francesi, e nella sfida non dubitò mettersi con essi contro gl'italiani, - cade con la testa spaccata da Brancaleone, e sentesi tuonare la voce del vincitore: - Viva Italia!, - nome proibito di pronunziare a quel tempo - e cosí vadano i traditori rinnegati!
      Oggi che abbiamo l'Italia, tutto questo pare cosa secondaria, ma allora che fremito destavano queste parole, scritte da un piemontese, per un piemontese, di quel Piemonte ove Torino aveva una porta d'Italia quasi non fosse italiana, dove al 1848, partendo per la Lombardia, si diceva: andiamo a conquistare l'Italia.
      Dal 1833 al 1841 d'Azeglio continuò a fare quadri. Intanto era pubblicato un altro libro, che produsse anch'esso grande impressione, l'Assedio di Firenze.
      A Napoli si vendeva a peso d'oro e felice chi poteva leggerlo!


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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