Che svolgimento si può avere senza un centro cosciente, intelligente, volente, senza una forza impulsiva? - Una volta, per esempio, si andava in carrozza, tirati da' cavalli: centuplicatasi poi la forza impulsiva mercé il vapore, il movimento si è accelerato, centuplicato. E la forza impulsiva, eguagliatrice ed acceleratrice del movimento sociale, è l'ingegno, la coltura; altrimenti i diversi elementi sociali rimangono anarchici, disseminati, senza unitá.
La scuola democratica, ammettendo i mezzi morali, vuole questo impulso, il quale deve partire dalla classe intelligente. - In una nazione c'è una parte di essa in cui la coltura tocca il punto piú elevato, ce n'è altre stazionarie ed imbarbarite. Essere uomo intelligente, secondo i democratici, è diritto e dovere; - diritto, perché allora si hanno a superare minori ostacoli, si ottiene ossequio e riverenza; dovere, perché fa mestieri di operare per assimilarsi le classi rimaste indietro. Sí che codesto impulso è la santa missione dell'intelligenza.
Ma gli uomini e le classi intelligenti non sono ancora forze legalmente sociali. Mezzo della democrazia per giungere al suo ideale, è riunire gli uni e le altre in un organismo sociale.
Due casi si possono dare. O lo Stato è libero, o è ancora dispotico. Se è libero, il problema è sciolto subito, perché lo Stato libero è fascio di tutte le forze intellettuali, è la coltura diventata governo: allora esso ha la missione di mettersi alla testa del progresso. Invece, per la scuola liberale, lo Stato è neutro, indifferente, ateo.
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