In una cosa tutti saremo d'accordo come furono d'accordo tutti gl'italiani quando egli morí. In Mazzini c'č il martire della patria, il grande patriota, credente, sincero, il quale, per quanto ha potuto, ha adempiuto alla sua missione, consacrando tutta la sua vita al progresso dell'umanitá e sopra tutto del suo paese. Tutti lo saluteremo come s'č salutato Savonarola, come si sono salutati i martiri dell'Italia.
Ma
Con la penna e con la spadaNessun val quanto Torquato.
La spada di Mazzini furono le sue azioni, pure anch'egli volle usare la penna, e ci rimangono otto volumi di programmi, articoli, giudizi, polemiche, teorie, tutto il suo pensiero nelle varie sue fasi ed evoluzioni. In lui dunque, oltre l'uomo politico, oltre il martire, dobbiamo esaminare il pensatore ed il letterato, e vedere se da questo lato ha meriti e quali, e se lascia traccia di sé nella scienza e nell'arte.
[Roma, 15, 16 e 17 febbraio 1874.]
IV
GIUSEPPE MAZZINI
Quarta lezione del prof. Francesco De Sanctis.
Vi ho schizzato la vita di Giuseppe Mazzini e giá conoscete i diversi aspetti sotto i quali dobbiamo esaminarlo per averne un'idea adeguata.
In lui č l'uomo religioso che sente non potersi ottenere la rigenerazione nazionale se non č fondata sulla rigenerazione religiosa; - c'č il filosofo il quale ha un sistema intorno alle sorti ed al fine dell'umanitá, - c'č l'uomo politico che studia di tradurre in atto le sue idee, - c'č lo scrittore che nelle sue ore di raccoglimento si dá conto delle proprie opinioni, le studia e le svolge, c'č l'oratore il quale accusa e si difende, e consiglia ed incoraggia.
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