Letterati, pittori, artisti di ogni sorta, filosofi, tutti avevano il pensiero diviso dall'azione. Anche nella scuola neo-romantica, capo il Manzoni, mancava l'azione. Secondo merito di Mazzini è aver messo l'azione a base del pensiero nazionale, è aver fatto di essa stessa mezzo alla redenzione nazionale.
La vita è dovere e sacrifizio! Gl'italiani nella loro storia hanno tre secoli vergognosi di decadenza, secoli di degenerazione di fibra, di fiacchezza morale, in cui essi si avvezzarono a fare il contrario di ciò che dicevano, in cui diventò sistema il corteggiare, il ricorrere a vie oblique, - il che ci ha procurato l'opinione di essere noi tutti Machiavellini; c'era una profonda mancanza di carattere. Mazzini sentí che, per rifare la nazione, bisognava rifare il carattere, e specialmente convincere gli animi che si deve operare sino al sacrifizio di sé: da ciò l'altra sua formola notevolissima, l'insurrezione è educazione.
Dunque, avere rigettato il cosmopolitismo e voluto l'unitá nazionale, avere messo alla base dell'edifizio nazionale la restaurazione del carattere ed il concetto che la vita deve servire non all'individuo ma all'umanitá, anche a costo di sagrifizi, - tutto ciò, che pure ha prodotto i suoi frutti in Italia suscitando una gioventú senza esempio ne' secoli passati, la quale ha combattuto tanto per la patria, tutto ciò è grande titolo di gloria.
Cosí abbiamo stabiliti alcuni dati che ci guideranno nello studio di Mazzini oratore e scrittore. L'abbiamo visto uomo religioso con qualche lacuna, pensatore con qualche difetto, piuttosto cospiratore ed agitatore che politico, fondatore dell'unitá nazionale nel pensiero, del carattere nell'azione: ora potremo giudicare gli scritti che ci ha lasciati.
| |
Manzoni Mazzini Machiavellini Italia Mazzini
|