E quando l'ha riscaldato con l'immaginazione e la passione che ha in sé, avete almeno innanzi un individuo a contorni precisi e determinati, che, se non è il vero, può almeno farne le veci? In queste creazioni fattizie di Mazzini trovate sempre un di lá, qualcosa come nel chiaroscuro, che rappresenta il vago, l'indefinito, qualcosa che non potete mai cogliere: quando siete innanzi a quella Giunone, e volete stringerla fra le mani, vi trovate la nuvola. Se posso dir cosí, il suo ingegno, quando ha dato apparenza di vita, di sangue, di calore alle sue idee fa come i sacerdoti, i quali sogliono avvolgere la divinitá nel fumo degl'incensi e toglierne la vista per renderla venerabile: egli attornia quell'individuo d'immagini e ve ne ruba la vista. Avete innanzi come la cima d'un monte la quale potete soltanto intravedere, perché circondata di nuvole. Questo di lá dá un'impronta particolare al suo ingegno, nel quale tutti riconoscono un carattere mistico, religioso, profetico.
E qual è il carattere di Mazzini? Senza dubbio è una di quelle fisonomie alte sulla volgaritá e che se talvolta non ispirano simpatia ed amore, impongono sempre rispetto. Vi trovate innanzi un uomo superiore: nei suoi scritti è una certa elevatezza morale che nasce dal concetto suo dell'uomo e della vita. Prima di Mazzini c'era l'individuo eguale agli altri e libero: per Mazzini è qualche cosa di piú, è collaboratore dell'umanitá, un uomo che non è tutto chiuso e finito in sé ma è divenuto membro effettivo dell'umanitá con la missione e col dovere di sviluppare le sue forze, di sacrificarsi anche a benefizio di tutti.
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