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      Amore e sacrifizio sono la base del concetto che Mazzini ha dell'umanitá. E capite quanta dignitá oltre la veritá sia in questo concetto, anche dal punto di vista artistico, e quale morale ne nasca. In molti punti č una morale che s'incontra con l'Evangelo, col sentimento della fratellanza umana, con la legge suprema dell'amore. Manca perň a questa morale una parte evangelica che Manzoni ha saputo appropriarsi con tanta simpatia, la dolcezza, la rassegnazione, l'umanitá, la preghiera. Pare che per questi due il Vangelo sia stato diviso in due parti, uno si ha appropriato quanto c'č di energia, di sacrifizio e di amore, l'altro quanto c'č di dolcezza.
      Questa morale di Mazzini č troppo alta per noi miseri mortali: in mezzo alla comune degli uomini somiglia alla grancassa che nell'orchestra suona talvolta, non sempre: č una morale eroica, buona in certe occasioni, quando le nazioni si risvegliano per la loro libertá, ed indipendenza. E mi spiego quale impressione abbia fatto nella generosa gioventú cui si indirizzava, questa dottrina del sacrifizio della vita imposto come dovere.
      Ma noi guardiamo l'influenza di un uomo. Č evidente che l'eroismo non si puň comandarlo come regola generale della vita; l'umanitá rimane molto sotto a quell'ideale. Pure in questo, come nell'ideale evangelico č qual cosa che vi attira e v'ispira rispetto: non sono precetti che un uomo stando a mensa dia sulla temperatura o sulla frugalitá; sono concetti che Mazzini espone come consigli a tutti, e di cui dá primo l'esempio.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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