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      Dunque che cosa è Mazzini? Non il profeta, come molti per istrazio l'hanno chiamato, è, come si chiamò egli stesso, il precursore, - uno dei tanti uomini di valore, i quali, chi in un modo, chi in un altro, chi con maggiore, chi con minore efficacia scrivono alcune linee dell'avvenire credendo che la pagina sará compiuta secondo quelle linee, sicuri che l'avvenire sará secondo quelle previsioni. Invece l'avvenire è creato da leggi storiche e naturali. - Avete in lui un primo programma di unitá e di libertá nazionale. Quelle sue linee ora sono la storia, ma storia fatta per altre vie e per altri mezzi: lo stesso avvenne al grande precursore della Bibbia; intravide la terra promessa, ma non ci entrò lui, Mosé, ci entrò Giosué.
      Rimane un programma ulteriore, piú o meno esattamente conforme a quel complesso d'idee; ed è: - l'unitá politica è vana cosa senza la redenzione intellettuale e morale, vana cosa è aver formato l'Italia, come disse D'Azeglio, senza gli italiani. - Questo programma non fu dato a lui, non è dato alla generazione contemporanea di compierlo, rimane affidato alla nuova generazione.
      E quando si fará qualche passo nella via della libertá e dell'eguaglianza, qualche progresso nella via dell'emancipazione religiosa, qualche cammino nella via dell'educazione nazionale, certo voi nella vostra giustizia guarderete lí in fondo, e vedrete l'uomo che aveva levato quella bandiera, lo ricorderete con rispetto, e direte: ecco il precursore. Questo è il vero carattere, questa è la vera importanza e la vera gloria di Mazzini.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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