E quali progressi nacquero dalla reazione del 21?
Il 21, come sapete, fu una reazione feroce contro una rivoluzione delle piú innocenti che mai sieno state al mondo, una rivoluzione arcadica e idillica: non fu sparsa una stilla di sangue, tutti erano di accordo, - si può dire che avessero lo stesso ritornello popoli e principi, cittadini e birri, - fu una specie d'affratellamento generale, ognuno volendo la libertá.
Contro una rivoluzione cosí innocente, fondata sulla fiducia illimitata ne' principi, venne una reazione che richiamò alla memoria il 99, ed uní alle maledizioni della generazione passata le imprecazioni della generazione nuova. La rivoluzione cadde per l'intervento austriaco, e dieci anni dopo la bandiera, non dirò d'un partito rivoluzionario, ma della stessa diplomazia, della quadruplice alleanza, fu il principio del non intervento, il quale è principalmente collegato con l'intervento dell'Austria in Italia e della Francia in Ispagna. È vero che, dopo, l'Austria intervenne, e con la scusa dell'Austria intervenne anche la Francia in Italia, ma ormai quel principio è diventato fortissimo, base del diritto internazionale, ed anche i piú potenti, lo stesso onnipotente Bismarck, dicono: Non intendiamo entrare ne' fatti particolari di questo o quello Stato.
C'è un secondo guadagno nel campo ideale. Fino allora non si era parlato che d'indipendenza, i Carbonari volevano l'Italia sottratta agli stranieri ma tal quale co' suoi piccoli Stati. Quando l'esperienza mostrò che l'Italia scissa a quel modo non poteva resistere agli stranieri, diventò assioma fra i liberali il concetto dell'unitá italiana.
| |
Austria Italia Francia Ispagna Austria Austria Francia Italia Bismarck Stato Carbonari Italia Stati Italia
|