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      Chi sa trovare un'immagine sintetica quello produce impressione compiuta, profonda e nuova, se l'immagine non č semplice eco od imitazione.
      Le tenebre si addensano verso i monti e diventano immobili o, come dice il poeta, animando tutto - la notte sedea sui monti. Quel sedere della notte vi presenta subito le tenebre addensate. Nella pianura sono tanti cespugli, che vi danno lo scuro dov'č il ramo e il tronco, e tra ramo e ramo qualche cosa piú chiara, quasi occhio che guardi. Ed il poeta dice: la tenebra vi guarda co' suoi mille occhi neri attraverso i cespugli. Quanto č viva questa immagine di quel fioco chiarore! - Laggiú guardate un grande albero che spicca in mezzo all'oscuritá che lo circonda: la quercia torreggia nel suo mantello di nebbia come gigante. Il vento fischia, e voi lo sentite or da una parte or dall'altra e vi pare che agiti la sua ala e ve la spinga sul viso. Il poeta dice: - il vento sommesso agita l'ala e mi freme intorno alla testa. Il fremere esprime a maraviglia il fischio del vento. - In cielo le nuvole sembrano montagne addossate l'una all'altra. Avete mai veduto un povero chiarore in un cielo nuvoloso? Goethe dice: la luna esce mesta da quel manto di nuvole.
      Ogni parola č una immagine; il poeta non si perde nell'analisi, con l'immagine ritrae tutti i fenomeni. Questo č il segreto della grande poesia che Dante possedeva e che questo stesso marmoreo Berchet saprá trovare quando avrá passioni che gli faranno sentire la natura. Allora, per esempio, dovendo dire de' mali d'Italia troverá una grande immagine atta a produrre profonda impressione:


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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