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      A sinistra risponde uno squillo...
     
      Quando i due campi s'incontrano, il poeta finge ignoranza e stupore che non ha e domanda:
     
      Chi son essi? Alle belle contradeQual ne venne straniero a far guerra?
      Qual č quei che ha giurato, la terraDove nacque far salva, o morir?
     
      Berchet sapeva di chi parlava eppure comincia chiedendo:
     
      Chi č quel greco che guarda e sospira,
      Lá seduto nel basso del lido?
      Par che fissi rimpetto a Corcira
      Qualche terra lontana nel mar.
      Chi č la donna che mette uno stridoIn vederlo una rocca additar?
     
      Né si contenta di questa strofa, ma in parecchie altre continua ad interrogare allo stesso modo. Quali sono i difetti di questa forma rettorica? Dapprima, c'č esaltazione fattizia, supponendo ignorato ciň che veramente si conosce - poi c'č sostituzione di sentimento artificiale al sentimento profondo di tutta la poesia, perché qui il lettore non sa chi sia l'esule, né di che si tratti, né chi sia la donna innamorata. Immaginate che andando a Capodimonte vediate un uomo che voglia gittarsi giú dal ponte della Sanitá, ed uno che lo trattenga: vi appressate e chiedete freddamente: - cos'č stato? di che si tratta? - perché il vostro interesse č superficiale. Cosí qui č un sentimento superficiale ed estraneo al vero interesse poetico: non ci č la forma diretta la quale vuole si entri subito in materia, senza fiori e descrizioni.
      Un inglese salva l'esule; la donna narra all'inglese l'eccidio di Parga, e intanto l'autore vi fa una descrizione dell'alba:
     
      Nunziatrice dell'alba giá spiraUna brezza leggiera leggiera


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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