Qual'č l'idea fissa di Niccolini, quella che lo rese celebre e che ha eccitato contraddizioni e difese? Č l'antica idea di Dante, di Machiavelli, piú tardi di Alfieri, mantenuta costante tradizione nella vita italiana, cioč, che il piú grande nemico, non solo della civiltá, ma ancora dell'unitá nazionale e della libertá č il papato. Č idea contraria a quella di Gioberti, e fa di Niccolini l'uomo piú accentuato nella posizione ch'egli ha presa.
Se leggete le opere in cui, messa da canto la parte letteraria, il suo spirito si manifesta, quell'idea ve la trovate evidente.
Quando un concetto s'impossessa dello spirito, diventa sentimento; perciň, quel che dá un certo calore agli scritti di lui č quella idea diventata odio al papato. In quale gradazione l'ha egli colta? Per esempio avete il papato in lotta con la potestá temporale. Č desso il papato di Giannone e di Tanucci che, mentre maledicono lui, levano su la potestá assoluta dei principi? Č il contrario, č l'adulterio, per usare la frase dantesca, l'adulterio della Chiesa con lo Stato: l'odio contro il papato in Niccolini č rinfocolato dall'odio contro la tirannide.
Codesta idea che poi ha avuto l'ultima sua espressione nell'Arnaldo da Brescia, - il quale mostra impero e papato uniti a danno della libertá e della civiltá - codesta idea di Niccolini, che fisonomia tiene? Č proprio tal quale gli č venuta da Dante, o č penetrato in essa un altro soffio, un soffio della vita moderna? Č l'idea come la concepisce il secolo XIX od č come la concepiva il secolo XIV? Sentite che differenza sia qui sotto.
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