Infine, che voleva Arnaldo, che voleva Girolamo Savonarola? Restaurare la Repubblica romana. Ora i morti non tornano piú, quel ch'è stato è stato. Voi potete lavorare per la libertá, ma non potete ricostruire l'antica Roma e gli antichi romani. - Volevano purificare la Chiesa; ricondurla alla semplicitá evangelica. La Chiesa si può purificare, riformare; ma quei tempi non tornano piú. E pensare che la religione si possa riportare allo spirito d'umiltá e di purezza primitiva, è lo stesso che pensare di tornare alla rigidezza spartana. Sparta, Atene, Roma, sono ombre del passato.
Dunque que' due sono, per i fini e per le tendenze, non precursori, ma ristoratori: combattevano la corruzione presente, e come non era giunto il momento di veder chiaro nell'avvenire, per confortarsi, come avviene anche ai poeti, si volgevano al bel mondo antico. Nondimeno se considerate, non il materiale storico e la parte determinata delle loro tendenze e de' loro fini, ma le tendenze nella loro astrazione, li potete anche chiamare precursori; poiché, se sbagliarono quando, astraendo ancora, volevano la libertá, volevano il trionfo della ragione in opposizione al triste presente che circondavali. Libertá e ragione, in modo concreto, come volevano essi, era il passato; ma lí sotto, ci era l'autonomia della ragione, c'era la libertá, e questo era l'avvenire che la storia sa determinare secondo le condizioni politiche, morali, intellettuali, economiche de' popoli. Sbagliarono con la loro religione evangelica; ma non sbagliavano quando sentivano che la religione era troppo paganizzata e materializzata, e che bisognava spiritualizzarla e conformarla allo stato della ragione e della scienza.
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