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      Qualunque sia il piacere che ci procuriamo, dobbiamo sempre porre un limite ad esso, perchè gli eccessi sono sempre funesti, e sono il più delle volte cause di serie malattie che possono renderci infelici per l'intiera vita.
      Chi non conosce le dolorose indisposizioni che provengono da un eccesso nel mangiare o nel bere?
      Come si disse poi nel capitolo precedente bisogna tener calcolo anche del luogo, delle stagioni, dell'ora e del tempo. E mi spiego. Non tutti i luoghi sono adatti al benessere del nostro temperamento, e sono a fuggirsi i siti umidi, dove si leva quella nebbia malsana causa di febbri dolorose. Anche le stagioni influiscono sui generi dei piaceri, come pure il tempo. Nessuno potrà divertirsi e ritrarre giovamento intervenendo ad una partita di piacere, di caccia, di pesca, al nuoto, se non in giorni sereni e in luoghi salubri. Un consiglio che i giovani dovrebbero sempre ascoltare è il seguente. Mai non si deve bere, anche sentendo il più stimolante bisogno, quando si è corso, saltato, fatto esercizi ginnastici, perchè, sopprimendo istantaneamente la traspirazione, si va incontro a malattie molto pericolose. Altresì, per la stessa ragione, non si deve esporsi ad una corrente d'aria fissa. Tenetevi fisso nella memoria questo consiglio se un giorno o l'altro non volete che, a seconda del vostro temperamento più o meno debole, essere assaliti da reumi, da flussi di ventre, da coliche, da mali alla gola e da altre di queste forti indisposizioni che tutte provengono dalla soppressione istantanea della traspirazione.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97