E il nutrimento di esso richiederebbe maggiori cure di quelle che attualmente si prestano. La qualità e quantità delle sostanze alimentari devono essere conformate e proporzionate sulle perdite del soggetto, quindi nella giovinezza l'alimentazione dev'essere più abbondante, perchè in quest'epoca della vita molto attiva ed operosa il giovane subisce un continuo ed abbondante spreco di forze muscolari.
Si deve avere riguardo anche al genere di vita che conduce l'individuo; infatti un impiegato che è condannato ad una vita sedentaria dovrà nutrirsi meno d'un manuale che s'affatica tutto il giorno. Le stagioni pure influiscono, ed infatti tutti d'inverno mangiano molto più che d'estate, e nella scelta dei cibi si deve aver molto riguardo nella primavera e nell'autunno.
Circa poi il numero dei pasti, questi devono essere regolati sulla forza dello stomaco dei giovani. I giovanetti hanno bisogno di fare quattro pasti al giorno. Due abbondanti e due più leggieri intermedi per attenuare la fame che si farebbe troppo sentire. Dopo i 24 anni invece bastano due soli pasti abbondanti o al massimo tre.
Sopratutto però badate di non mangiare e bere eccessivamente! Guai agli intemperanti! Lo stomaco starei quasi per dire che è il centro della vita nostra, perchè è nello stomaco che i cibi subiscono quella trasformazione chimica, per la quale, ridotti in chimo, si assimilano col sangue, risarcendoci per tal modo delle forze perdute. Chi è sano di stomaco godrà d'una vita lunga e felice, e potrà giungere ad una robusta vecchiaia esente da infermità. Una raccomandazione importante sarebbe quella di alzarsi da tavola con un leggiero appetito, mai mangiare ingordamente fino a che vi sentite sazi, perchè se lo stomaco affatica a digerire tutti quei cibi coi quali lo empite, esso si logorerà ben presto e si andrà soggetti ad indigestioni, a gastriche ed altre malattie sempre gravi allo stomaco ed agli intestini.
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