Era una scena ributtante. Quando il sole era già alto sull'orizzonte, parecchi ancora stravolti si alzarono, ed a vicenda svegliaronsi. Cercarono Massimo, lo videro, lo scossero, lo chiamarono ripetutamente!.... Invano.... Massimo Dub.... abbracciato strettamente ad una giovane donna, era freddo cadavere!
CAPITOLO VII.
Mali derivanti dai piaceri solitari.
PARTE PRIMA.
I piaceri solitari sono fra i vizi i più degradanti e i più dannosi, perchè non solo sono funesti al fisico, ma anche al morale, e le facoltà intellettuali si impiccioliscono sempre più.
Se noi dunque parliamo di questi vergognosi vizi, gli è per mostrarne i pericoli, gli è per poter arrestare quei giovani che vi si abbandonano, e che corrono indubbiamente su quella via sdrucciolevole che li conduce al precipizio. Pur troppo entrambi i sessi hanno esempio di infelici che furono trascinati ad una mala fine per questa degradante abitudine.
I caratteri principali dai quali si potrà conoscere l'infelice dedito ai piaceri solitari sono:
Affievolimento della intelligenza, perdita della memoria, timidità eccessiva, pusillanimità, pigrizia, stupidità ed alle volte follia.
Si conoscono dal fisico per:
Persistente pallidezza, magrezza, indebolimento di forze, tremito nervoso, alito fetente, in seguito sordità, tisi, consunzione e forse anche la morte.
Questa deplorevole passione però è più frequente fra le ragazze, perchè, dicono i medici, maggiore è il loro sistema genitale, e perchè, facendo una vita sedentaria, non possono essere distratte da brutti pensieri quanto un giovane.
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Massimo Dub
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