La donna è indispensabile per l'uomo, e senza lei, infatti, non vi sarebbe nè amore, nè famiglia, quindi nessun piacere puro e soave.
Oh! sì, l'uomo deve rispettare e amare la donna che si sacrifica a lui, che prodiga le più affettuose cure ai frutti del suo amore, che condivide i suoi dolori e le sue gioie. Dovrà esserle immensamente grato, perchè essa è un inestimabile tesoro di modestia, di grazia, di amabilità, di devozione, di amore. E quanto più l'uomo la ama e la rispetta, tanto più essa gli si affeziona, e gli è devota, e maggiori e ineffabili saranno i piaceri che essa gli apporterà, e di tutto farà per rendere felice l'uomo che le dimostra un vero e sincero amore.
Morali e fisici sono i piaceri che ci procura la donna.
I fisici derivano dalla sua bellezza, dalle sue attrattive che soddisfano gli occhi nostri.
I morali derivano dalle doti che essa possiede, dalla grazia, dal suo spirito, dalla dolcezza del suo carattere, ecc. La donna può impressionare tutti i sensi nostri, ma principalmente quelli dell'udito, della vista e del tatto.
Quantunque il senso dell'udito ci procuri minori sensazioni che quello della vista pure gli armoniosi suoni d'una voce graziosa di donna ci scendono sempre dolci al cuore. Non si prova forse una squisita sensazione quando la donna amata ci parla, quando arrossendo ci confessa il suo amore?.... Allora tutti i sensi sono come soggiogati da una ebbrezza deliziosa, non si desidera che di sentire ancora la sua voce melodiosa e soave.
E il senso dell'udito non resta dolcemente impressionato quando una voce di donna canta una bella romanza e quando le diverse modulazioni e colore delle sue note esprimono i diversi sentimenti dell'animo suo?
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