RACCONTO.
Vive una giovane che all'età di 23 anni offriva i più singolari contrasti di lubricità e di pudore. Ciascun mese essa era in preda alla crisi ninfomaniaca che durava cinque o sei giorni, e durante questo tempo sentiva un insaziabile desiderio dei piaceri venerei.
Quando la crisi era passata si vergognava degli eccessi che aveva commessi, e camminava a testa bassa per paura che le si leggesse in viso il vergognoso difetto che la degradava.
Impiegò tutti i mezzi sedativi ed antivenerei, ma invano. Due anni durò questo stato. Alla fine del secondo per fortuna ingravidossi; dico per fortuna, perchè da quest'istante in poi le crisi erotiche più non si manifestarono. Diede alla luce una bella bambina. L'amor materno soffocò qualunque altro sentimento. Essa vive ritiratissima, riponendo tutte le sue gioie, i suoi affetti, le sue speranze nella sua creaturina, che ama profondamente.
Molte volte il triste ricordo dell'obbrobrioso passato le si affacciava alla memoria, ma ella lo cacciava da sè, e ritraeva novello e vigoroso coraggio da un bacio della sua bambina.
E questa donna vive ancora, quantunque sempre triste, cercando di espiare il passato con una vita esemplare e ritirata.
Eccovi in breve le diverse affezioni erotiche che affliggono i due sessi. L'unico consiglio che possa darvi si è quello di chiamare lo aiuto di un medico rinomato appena se ne sentano i sintomi. Un giorno che si ritardi potrebbe causare gravi crisi e forse anche la morte.
PARTE QUINTA.
Norme igieniche contro le aberrazioni dell'amor fisico.
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