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      Le forze dell'uomo verso questa età sempre più diminuiscono, e per lo più anche i suoi desiderii. Così vuole natura. L'imprudente che osasse infrangere queste leggi si troverebbe ben presto pentito, perchè andrebbe incontro ad amare disillusioni. E pur troppo si è constatato che in questa età i desiderii si ridestano in molti con una insolita forza, e si mantengono con una certa costanza nella mente del misero che ne è assalito. Questo, invece di accarezzare e secondare tali desiderii, deve fare di tutto onde allontanarli da sè. E pur troppo nella maggioranza dei casi ciò non avviene. Il vecchio che è assalito da questi nocivi desiderii, cerca ogni mezzo per poter soddisfarli e per ristabilire la sua attitudine genitale. Infelice! esso forse ignora il danno che da ciò deriva. Esso forse ignora la malattia, gli acciacchi che lo assaliranno, conseguenze di questa insana passione. Ebbene legga attentamente queste poche righe, e se ragiona si asterrà per sempre dal gustare i piaceri dell'amore.
      Ogni sacrifizio che il vecchio dedica all'amore è una parte della salute, della sua stessa esistenza che da lui sen fugge. Di più il vecchio che si abbandona ai piaceri venerei subisce un enorme disperdimento di fluido nerveo, e siccome questa perdita non si può riparare come in gioventù, ne deriva che lo individuo resta abbattuto per settimane intere. L'abuso poi produce delle laboriose digestioni, delle notti insonni, delle tremende infiammazioni alla vescica e mille altre malattie che conducono l'individuo alla tomba.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97