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      Non è forse cogli occhi che noi ammiriamo le bellezze dell'universo, che noi apprezziamo le produzioni del Creatore?
      Sempre ci occorre di vedere; la vista è il senso il più indispensabile. Qualunque divertimento che noi godiamo, qualunque passatempo che ci procuriamo ha per fattore principale la vista. Noi viaggiamo, andiamo in campagna, al teatro, ecc.; è per vedere luoghi nuovi, per bearsi alla vista di prospettive incantevoli, per vedere le produzioni più spettacolose. Non è forse delizioso l'assistere ad un ballo grandioso? Ad un ballo nel quale lo splendore dei fuochi e della illuminazione, la magnificenza delle decorazioni, la leggierezza e la leggiadria delle ballarine, la ricchezza dei loro costumi, ecc., ti inebbria e ti rapisce.
      Non è delizioso l'assistere ad una solennità, ad una festa pubblica; il vedere quella folla giuliva che accorre per assistere all'illuminazione fantastica, al bengala, ai diversi fuochi d'artifizio? Non ci fanno una dolce impressione quei cento razzi che scoppiettando si elevano al cielo, si dividono e cadono in forma di stelle lucenti di tutti i colori?
      Non la finirei più se volessi accennare tutte le impressioni, tutti i piaceri che ci procura il senso della vista. Il lettore medesimo li prova; è inutile quindi che glie li dica io.
     
      PARTE SECONDA.
      Allucinazioni ed aberrazioni della vista.
     
      Le cause che producono le allucinazioni possono essere fisiche o morali.
      Le fisiche consistono nell'abuso delle bibite alcooliche, o di quelle che eccitano il sistema nervoso, nell'uso della digitale, dell'aconito, della belladonna, ecc.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97

   





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