Dunque che il lettore segui queste norme se vuol conservare sano questo indispensabile senso.
CAPITOLO XIX.
Dell'udito
PARTE PRIMA.
Il senso dell'udito, che occupa il secondo posto, segue immediatamente quello della vista. Esso appartiene alla categoria degli organi superiori, perchè ci procura piaceri poetici e sentimentali.
Questo senso è pure importantissimo, e, direi, quasi indispensabile. È infatti per mezzo dell'udito che possiamo intendere ciò che i nostri simili ci dicono, e possiamo colla parola rispondere loro ed essere intesi. L'udito e la parola riconfermano quindi i vincoli sociali.
Per mezzo dell'udito noi conosciamo e distinguiamo i suoni, per mezzo di esso noi gustiamo i dolci canti degli uccelletti, il dolce mormorio del ruscello, il fremire del zefiro fra i rami fronzuti. È per mezzo dell'udito anche che intendiamo la graziosa voce della donna amata, e ci beiamo di questo suono melodioso e gentile che giocherella contro la membrana del nostro timpano. È per mezzo dell'udito infine che l'animo nostro si solleva e può gustare le infinite dolcezze che procura la musica.
È l'udito che ha dato origine alla musica; a misura che questo senso è più delicato tanto più è atto ad afferrare le leggiere gradazioni delle melodie vocali ed istrumentali. Ed è specialmente la voce cantata che tocca deliziosamente il nostro udito e ci procura degli ineffabili piaceri. Il canto è l'unione della melodia alla poesia, e quando esso è l'espressione fedele dei moti del core di chi canta quale essere tanto insensibile potrebbe resistere agli incanti ineffabili di quella voce?
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