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      Inoltre Filippo V di Spagna, colpito da un'alienazione mentale, era insensibile a qualunque rimedio. S.M. la regina, conoscendo il delicato carattere del re, fece venire a Corte l'esimio cantante Farinelli. Il re si sentì talmente trasportato da quella voce di tenore così penetrante che volle vedere il cantante. Questi, giunto che fu alla presenza del sire, gettandosi ai suoi piedi, esclamò: una grazia, sire, tornate a presiedere al Consiglio. La grazia fu accordata. Il re era salvo, e dopo un po' di tempo guarì completamente.
      Questi esempi basteranno a dimostrare la influenza della musica sull'udito.
      Questo senso dunque, dopo quello della vista, ci procura maggiori e più sentiti piaceri. Beato dunque colui che possiede un fino e delicato orecchio.
     
      PARTE TERZA.
      Allucinazioni dell'udito.
     
      L'organo dell'udito, come quello della vista, va soggetto a delle strane aberrazioni. Citerò un esempio fra i molti, che darò al lettore un'idea.
      RACCONTO.
      La signora E......, quantunque godosse di tutta la sua ragione, andava soggetta a delle aberrazioni che la disturbavano non poco.
      Tutti i giorni infallibilmente, sedendosi alla sua toeletta, sentiva d'apprima una voce di uomo gentile che lodava il suo angelico viso, le sue rotondeggianti forme, la sua fresca carnagione, ecc. e dopo un po' di tempo un'altra voce pure d'uomo, ma dura ed aspra che le sussurrava all'orecchio: "Brutta civetta, vanitosa che prendi a imprestito dal profumiere il tuo roseo colorito, che ti fai seducente di forme con mille mezzi artificiali.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97

   





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