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      Il tatto, a seconda del modo col quale è esercitato, prende varii nomi.
      Il solletico è un tatto speciale che tutti conoscono. Quando è esercitato sotto la pianta dei piedi provoca talmente il riso da essere assaliti da convulsioni e fors'anche della morte in un eccesso titanico.
      Il solletico delle labbra o del palmo della mano produce un'irritazione voluttuosa, di maniera che si hanno parecchie donne che provano per questo solletico dei trasalimenti nervosi e degli attacchi isteriformi.
      Il solletico dell'ugula produce il vomito, quello della pituitaria lo starnuto, ed altri fenomeni le altre parti del corpo.
      Il tatto poi occupa il primo posto nei diversi atti dei piaceri sessuali. Le impressioni però che sono trasmesse al cervello sono meno o più vive e intense a seconda del temperamento dell'individuo. Se uno ha un temperamento sensibile e nervoso il piacere che prova accarezzando una superficie morbida, tondeggiante e vellutata è molto più vivo che non quello di un linfatico, nel quale la fibra è più molle e meno sensibile ed ha bisogno d'un contatto più pronunziato e prolungato per giungere a sensazioni meno vive di quelle dei soggetti nervosi. È dunque vero però che essendo il tatto il senso fisico per eccellenza trova in amore le sue più dolci applicazioni.
     
      PARTE SECONDA.
      Aberrazioni del tatto.
     
      Numerosi sono gli esempi di aberrazioni del tatto che ci offrono gli annali di medicina. Noi ne citeremo qualcuno.
      Una signora sentiva una miriade di sorci correre sopra il suo corpo; finiti questi si credeva circondata da infiniti mosconi che la punzecchiavano.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97