È perciò che l'igiene prescrive l'esclusione di certi alimenti che possono essere funesti. E siccome l'età matura è un'età di riposo, così bisogna gustare con grande moderazione quei piaceri che affievoliscono e rendono inerte l'individuo.
LA SERA.
La sera corrisponde all'autunno e all'età del declino.
Come la sera fa cessare i lavori, sospende tutte le occupazioni, così l'età del declino domanda l'assoluto riposo, perchè nelle età precedenti si è a sufficienza lavorato e goduto.
La sera come l'autunno e l'età del declino è triste e melanconica.
Infatti, sebbene l'autunno presenti le sue belle giornate, pure la natura morente non può ispirare allegria. E in questa stagione che gli alberi si spogliano delle loro verdi fronde; è in questa stagione che i fiori scompaiono, che le praterie ingialliscono, che le pioggie ingrossano i torrenti, è in questa stagione infine che la natura muore!
In tal modo cammina la vita umana che dall'età del declino entra nella vecchiaia.
Come l'età del declino, così l'autunno è fertile in malattie; si raccomenderà quindi la prudente sobrietà ai vecchi e l'astinenza degli abusi di quei frutti che prodiga l'autunno.
Il rapporto che esiste è dunque spiccante. Tutti e tre offrono un vago indefinibile che si avvicina alla tristezza.
LA NOTTE.
La notte corrisponde all'inverno ed alla decrepitezza.
La notte deve intieramente dedicarsi al riposo, poichè non solo gli animali dormono la notte, ma anche un gran numero di vegetali, poichè per essi il sonno è di assoluta necessità.
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