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      In primavera le notti sono spesso stellate e fredde; in estate ora tiepide, limpide, ora calde tempestose; in autunno sono umide e malsane; in inverno gelide.
      A seconda delle stagioni il sonno è dolce, piacevole; grave ed interrotto; profondo o leggiero a seconda dell'atmosfera; lungo e intenso.
      Si può dire che la durata del sonno è a seconda delle perdite fatte nella giornata. Mille volte infelici quegli ammalati che la notte non possono godere del sonno placido e riparatore, perchè sono molestati da crudeli dolori!
      Ecco così esaminate le diverse parti del giorno, le stagioni e le età dell'uomo, ed accennato al rapporto che havvi tra loro.
      Terminerò il capitolo raccomandando di non invertire le leggi naturali facendo come i ricchi notte del giorno e del giorno notte, perchè immenso è il danno che ne deriva.
     
     
      CAPITOLO XXIV.
      Dei piaceri offerti dalle quattro stagioni.
     
      In quest'ultimo capitolo accenneremo ai diversi piaceri che offrono le quattro stagioni. Piaceri diversi tra loro, perchè, come ogni stagione ha i suoi fiori, così ha i suoi godimenti.
      Nei climi temperati, ove quattro sono le parti dell'anno, vi hanno piaceri non conosciuti; nella zona torrida le stagioni sono due: quella delle pioggie e della siccità.
      Invece noi siamo contenti, quando dopo un po' di giorni di sole eccessivo che dissecca la terra e infuoca il cielo, di ricevere una benefica acqua che spenga gli eccessivi calori. Questa continua alternazione non può renderci monotoma la vita.
     
      PARTE PRIMA.
      Dei piaceri in primavera.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97