L'inverno è passato, il vento gelido e freddo di questa stagione di morte s'intiepidisce; e la natura si sveglia a nuova vita. Sì colui che si è alzato una di queste mattine gioconde nella quale la natura ti sorride a ciascun passo, si è sentito il cuore sollevarsi, e respirando l'aria a pieni polmoni ha dovuto esclamare: Viva la primavera! Viva questa epoca nella quale tutto rinasce sotto lo splendido risveglio della natura, nella quale il cielo si fa più bello e la terra gli sorride di amore. È in questi giorni che tutto ritorna, che ritornano le rondinelle al nido del porticato, i piccoli fiori al vaso della fanciulla, i zefiri profumati a scuotere certe ciocche di capelli nere e lucenti. Chi sarà colui che non benedirà quest'epoca, la più bella, la più gioconda di tutto l'anno; quest'epoca nella quale un sole brillante dà la forza e la vivacità a tutta la natura?!....
La primavera! Non è forse la più bella di tutte le quattro stagioni? Non è forse nella primavera che si può vedere ed ammirare la onnipotenza dell'Ente Supremo?
Bisogna certamente essere pessimisti per odiare quest'epoca; bisogna certamente aver perduto tutto lo spirito per non sentire questi profumi che ti spingono all'amore plastico, come l'autunno all'amore platonico.
Infiniti sono i piaceri che quest'epoca ci offre. Le poetiche passeggiate, le escursioni, le colazioni nei campi, le cavalcate, le gite di campagna a piedi o a cavallo; e l'uomo fatto che ama studiare ha la botanica, la zoologia, la mineralogia che gli offre un esteso campo per acquistarsi utili cognizioni e passatempo.
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Ente Supremo
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