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      È nella primavera che lo spirito, il talento, il genio che giaceva annichilito, senza forza e senza slancio, è in questa stagione, dico, che hanno preso il volo, che hanno stese le loro ali gigantesche e che volano nei campi ridenti dell'immaginazione.
      Vivano i fiori e la bella natura! Ecco il grido che l'anima invia alla primavera, il grido che viene dal cuore tratto dai zeffiri profumati all'ideale. Come si può restare insensibili davanti alla splendida ricchezza che si spiega maestosa e sorride davanti agli occhi, che ci attira, che ci solleva in un mondo novello, che ci mostra un orizzonte dorato e meraviglioso, che ti fa sentire i profumi i più inebbrianti?! Come sei bella o natura! Quanto sei grande! Dove hai preso le mille forme di fiori che rendono vivaci le praterie, le siepi, i campi? Ove li hai presi potenza soprannaturale?
      In ciascun angolo il più remoto brilla un fiore, brilla uno de' tuoi figli vaporosi che levano la monotonia e il dolore con un vago sorriso che t'inspira amore. L'aria ne è addolcita, e ciascun zefiro che passa accoglie sulle sue tiepidi ali il sospiro d'amore di mille rose. Nei capelli neri e lucenti, sul seno della fanciulla, sugli altari, nei pranzi e sulla tomba, sul davanzale dell'umile finestra e sulla terrazza del sontuoso palazzo, avunque brilla un fiore, ovunque è un profumo d'amore.
      Il mese di maggio è arrivato e mille angioletti dalle rosee ali l'accompagnano. Sono i fiori. Aprite, aprite le vostre finestre, apritele al sole, al profumo dei fiori.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97