Come sono belli; io vi amo e vi saluto. Vi amo perchè dai vostri calici spira una dolcezza triste e solitaria; v'amo perchè la bruna fanciulla poetica pure vi ama; v'amo infine perchè siete i fiori, i figli della primavera.
PARTE SECONDA.
Dei piaceri nell'estate.
Le tiepide aurette primaverili più non scuotono mollemente la nera treccia di capelli. La primavera è finita e l'estate col suo calore tanto benefico alla campagna si fa avanti maestoso ed infuocato. Il sole è giunto al punto più culminante. I suoi raggi sono perpendicolari alla terra; la sua forza benefica è al massimo. In estate maturano le biondeggianti messi, i frutti i più squisiti, le tinte si fanno più scure e intense; tutto insomma partecipa al cambiamento che il sole di giugno opera nei campi.
Fra i piaceri che si possono godere nell'estate figurano le passeggiate di buon mattino e di sera in campagna. Queste passeggiate sono piacevolissime per coloro che sanno gustare le pure gioie campestri.
In questa stagione deve essere contento anche il proprietario che può passeggiare sui suoi fondi, e vedere le messi biondeggianti, l'uva che matura, i prati smaltati di fiori. Beato il proprietario, perchè tali beni, essendo suoi, ne può godere tutti i giorni e tutte le ore!
D'estate poi sono un'occasione di divertimento, e sono di un'utilità incontestabile i bagni. Le acque minerali e termali sono molto frequentate durante l'estate da ammalati, oppure da coloro che vogliono condurre una vita relativamente quieta. In questi stabilimenti si trovano tutti i divertimenti della capitale, di più si possono fare le passeggiate campestri che sono d'una grandissima utilità alla salute.
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