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      Noi uomini siamo tante bestie; sappiamo cosa c'è sotto quei capelli, sotto quel sorriso, sotto quelle perle, e parliamo male, e diciamo che ammiriamo ma che non sposeremo mai quella donna; eppure è lei che ci attira; è il falso splendore delle sue perle false, dei suoi occhi falsi, della sua anima falsa che ci piace, e noi le giriamo attorno, la guardiamo, la corteggiamo, la rendiamo felice, e spesso finiamo anche con lo sposarla. E l'altra intanto langue nell'ombra, la viola, la vera perla, la dolcezza, la gioia della vita. E la stessa cosa succede agli uomini, caro fratello: un vestito alla moda, due baffi arricciati e una caramella valgono per tutto l'ingegno, l'onestà, la forza, l'occulto eroismo di un uomo».
      - Dunque Maria ha ragione? - si domandò Antonio, quando gli parve che Pietro cessasse di parlare. - Con tutta la sua intelligenza, che varrebbe ella se non fosse bella e non vestisse elegantemente? Ma Pietro gusta il vano trionfo dell'apparenza, e si contenta e gode, vuoto fanciullo, mentre Maria comprende, si disgusta, diventa strana e cattiva. Ma perché non capisce essa, come lo capisco io, che si può, che si deve vivere fuori di questo piccolo mondo che non ci dà nulla e ci prende tutto? Perché?
      - Non trovo risposta, - disse a sé stesso, dopo un istante. - Ella è intelligente; non può esserlo di più, eppure è frivola. Perché? Perché? Ed io, io stesso, io non l'amo come ella è? Io, io stesso. Io che odio tutto ciò che ella ama, io che la seguo dovunque non vorrei andare, io che sono cosciente, io la amo come ella è, e forse diversamente non saprei amarla.


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Amori moderni
di Grazia Deledda
pagine 48

   





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