... Che accadrebbe?... - pensò.
- È curiosa, - pensava Antonio Azar, ritornando dall'ultimo convegno avuto con Colomba, - ella è fiera come un'aquila, ma io voglio andare sino in fondo. Forse ella dice di no perché è sicura che io non mi avanzerò: ora io voglio provare.
Andò da suo padre e gli disse che voleva sposare Colomba.
- Andate a chiedere la mano di lei, prima che io parta. Siete contento?
S'aspettava proteste ed esclamazioni da parte di suo padre, ma zio Giacobbe, invece di meravigliarsi e sdegnarsi, si rallegrò al sentire che il figlio professore voleva sposare una villana.
- San Francesco ti aiuti - disse, con le lagrime agli occhi. - Io vado a chiederti la Colomba più bianca della neve; io vi benedico da questo momento, e che possiate avere dodici figli dei quali quello che resterà in più modesto stato sia arcivescovo di Cagliari.
- Eh, non è ora di pensare a ciò, - disse Antonio, sorridendo, - per ora andate a chiedere la sposa.
Zio Giacobbe andò, ed il giovane attese con curiosità la risposta.
I Colias chiesero otto giorni di tempo per dar la risposta.
Il vecchio Azar non se ne meravigliò, perché tale era l'usanza del paese, e fosse pur venuto un principe a chieder la mano della figlia d'un mandriano, i parenti di lei gli avrebbero chiesto una settimana di tempo per decidersi: ma Antonio partì nervoso, inquieto, forse anche un po' sdegnato, senza aver riveduto Colomba.
- Ella accetterà, - pensava, - altrimenti avrebbe rifiutato subito.
E non sapeva se gli sarebbe dispiaciuto più un rifiuto o una risposta favorevole.
| |
Antonio Azar Colomba Colomba Giacobbe Francesco Colomba Cagliari Antonio Giacobbe Colias Azar Antonio Colomba
|