Questa lama sebben sottilissima deve essere doppia, giacché è internamente ad essa che i tubuli pollinici si aprono il passaggio per internarsi nello stimma. Quando la cavità esiste, il pollinario messo a posto non è visibile; quando la cavità non esiste, esso è visibilissimo giacché sta mezzo dentro e mezzo fuori.
2. Periplocee.
Esaminai pure il modo della fecondazione nella Periploca graeca. L’apparecchio ne è ingegnosissimo, ed è costrutto sovra un piano affatto diverso da quello delle Asclepiadee. I cinque retinacoli sono coricati nel senso dell’asse longitudinale del fiore ai cinque canti di uno stimma comune carnoso ed emisferico. Ciascun retinatolo è in forma di cucchiaio e ne fa per così dire l’uffizio. Come un cucchiaio, esso ha una parte assai dilatata (la paletta) una parte media angustata (il manico), ed una parte inferiore un poco dilatata (la spatola). La paletta giace proprio al di sotto di due logge pollinifere contigue. Una è la loggia sinistra dell’antera destra, l’altra è la loggia destra dell’antera sinistra. Poco prima dello sbocciamento del fiore, la paletta si riveste superiormente di una pasta glutinosa. Si schiudono le logge e si deposita su questa paletta il loro polline che vi rimane invischiato. Nello stesso tempo la spatola dalla parte o pagina interna si veste essa pure di un visco tenacissimo, e pende liberamente un poco al di sopra del mezzo delle cinque aperture o porte, per cui certe mosche di grossa e di piccola statura, che numerose accorrono su questi fiori, veggonsi avidamente introdurre la proboscide.
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Periplocee Periploca Asclepiadee
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