Aprendoli con precauzione, si troverà costantemente nel bicchiere collettore dei primi un cumulo di polline, e neanche un granello in quello dei secondi.
Analogo è l’apparecchio nella Vinca major, se non che il bicchiere collettore ha le pareti brevissime, e somiglia piuttosto un piatto rovesciato anziché un bicchiere. Il suo margine è tagliente e corneo e compie perfettamente all’uffizio di eradere dalla proboscide degli insetti la striscia di polline invischiata e tolta ai fiori precedentemente visitati. La fauce della corolla di questa vinca non è tanto angusta come quella della Lochnera, e permette perciò di fare questa esperienza. Si prendano per esempio dodici fiori che mostrino di essere sbocciati da pochissimo tempo, e perciò ancora vergini. Scegliendo il solito filo fibroso di Agave o altro consimile oggetto analogo alla tromba degli imenotteri, lo si introduca ed estragga reiteratamente
per due fiori in uno solo ,
per due fiori in due ,
per due fiori in tre , dei cinque spazi interstaminali.
per due fiori in quattro ,
per due fiori in ciascuno ,
Due fiori si lascino intatti. Aprendoli con precauzione si troverà che nella prima coppia il piatto collettore ha raccolto un solo glomerulo pollinico, nella seconda due, nella terza tre, nella quarta quattro, nella quinta cinque e nella sesta nessuno. Così è data la miglior prova della realtà del sopra esposto e della stupenda perfezione del meccanismo.
L’apparecchio è identico nella Vinca minor, nella Vinca acutiflora, nell’Ausonia salicifolia, nell’Allamanda neriifolia, le quali a mio avviso congiuntamente alla Lochnera dovrebbero essere approssimate in modo da formare una distinta tribù delle Apocinee.
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Vinca Lochnera Agave Vinca Vinca Ausonia Allamanda Lochnera Apocinee
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