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      Una disposizione, che non ho ancor visto notata, consiste in questo, che il sepalo maggiore (superiore) è fatto a cappuccio; sotto di esso si raccolgono due petali, che verso la base con le parti contigue formano la volta ad una concavità piena di nettare. Gli stami fioriscono prima dello stimma. Così gli insetti attratti dal miele fecondano i fiori vecchi col polline dei fiori giovani, e volando non possono a meno di toccare ora le antere ora lo stimma, lungamente esserte le une e l’altro. Il genere Cleome ha la stessa struttura; solo manca il cappuccio calicino e la cavità nettarifera. Non ostante, nel punto analogo del ricettacolo, scorgesi nuda una grossa goccia di nettare. Il genere Polanisia è anche sensibilmente dicogamo. Nel fior giovane in tempo che le antere son già fiorite, lo stilo non è per anco bene sviluppato, né scorgonsi belle evolute le papille stimmatiche. Il fiore è molto analogo a quello della Cleome; se non ché, mentre la glandola nettarifera è pressapoco incospicua e nella Cleome e nella Capparis, qui invece è cresciuta in un vistoso corpo troncato semilunare, di colore ranciato, emergente presso la base dei due petali superiori e stillante una grossa goccia di nettare. Qui, come presso tutte le piante veramente dicogame la secrezione del miele abbonda, e persiste così nei giovani come nei vecchi fiori.
      G. Malvacee, Geraniacee, Tropeolee. Il fiore ordinariamente vistoso e campanulato delle malvacee suol essere un patentissimo apparecchio dicogamico. Il miele soggiace all’inserzione dei petali.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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