Malgrado tanta sua evidenza, la funzione vessillare venne posta in dubbio, e più o meno apertamente negata da parecchi botanici. Come spiegare questo dissidio se non ammettendo uno strano spirito di contraddizione che naturalmente s’impadronisce di alcune menti, forse perché diversamente orientate quanto a coltura generale e speciale, e quanto ad attitudini analitiche, sintetiche e metodiche?
Segnatamente si dichiararono contro l’ammissione della funzione vessillare tre autori, Teodoro Caruel, Gastone Bonnier e Felice Plateau.
Scopo della presente memoria è la difesa della funzione vessillare dagli attacchi e dalle conclusioni dei tre sovra citati autori. E nello stesso tempo intendiamo addurre nuove osservazioni e considerazioni intese a chiarire maggiormente l’azione della luce e dei colori sugl’insetti e sovra altri animalcoli. Prima però di entrare nell’argomento, è utile far precedere alcune riflessioni d’ordine generale, atte a costituire una specie di preparazione quasi a priori per meglio apprezzare quanto sarà esposto in seguito.
La vita d’ogni organismo vivente deve di necessità esser sdoppiata in due vite; cioè in una vita interna, in gran parte indipendente e sottratta ad ogni influenza esteriore; e in una vita esterna ossia di rapporto, per cui ogni organismo sente continuamente l’esterno ambiente e le sue mutazioni, e continuamente vi si adatta. A questa vita di relazione sono manifestamente adibiti i cinque sensi attribuiti ad ogni vivente (tattile, olfattivo, gustativo, auditivo e visivo).(20)
| |
Teodoro Caruel Gastone Bonnier Felice Plateau
|