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      E questo miele era insidente sopra un nettario assai grosso, in forma di cuscino circondante le quattro protuberanze ovariane. Volli prenderne le misure; aveva circa 2½ mm in diametro, e 2 mm in altezza; vale a dire misurava parecchi millimetri cubici, era ultra macroscopico, visibile ad un metro di distanza; e il monografo dei nettarii, sussidiato da microscopii semplici e composti, non lo ha visto. Eppure su questa osservazione pessimamente fatta basa le sue sentenze e le sue condanne. Davanti a tanta incapacità di rettamente osservare e giudicare si resta veramente attoniti; e resta scossa la fiducia sull’attendibilità de’ suoi studi e delle sue indagini.
      Censura anche peggiore di questa incoglie le osservazioni di Bonnier a proposito della questione dei nettarii extranuziali, che, come è noto, si formano sugli organi fogliari. Sopra tutto gli stanno a cuore i nettarii che si osservano sulle stipole di Vicia sativa e di altre specie di Vicia.
      Bonnier raccoglie parecchi esempi di siffatti nettarii estraflorali; e poiché senza dubbio, per la loro posizione, non possono avere ingerenza alcuna nella esecuzione delle nozze incrociate, gode nel ravvisare in essi la miglior prova per infirmare la pretesa funzione mesogamica dei nettarii florali.
      Se non che, nel 1874, a guastare la gioia del Bonnier, è sopraggiunto il nostro studio sopra i nettarii estranuziali, nel quale io disvelai che anche questi nettarii avevano una funzione attrattiva; ch’erano cioè designati ad attrarre le formiche sulle piante, non per lo scopo delle nozze incrociate, ma per quello di difendere le piante dai bruchi e da altri nemici.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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