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      I fatti raccolti dall’autore sul tema della costanza spiegata, nel visitare una data sorta di fiori, dalle diverse specie di apidi sono generalmente veri ed accettabili; ma le interpretazioni che ne dà il Plateau non ci persuadono punto. Tale costanza è senza dubbio un fenomeno psicologico, e Plateau, indulgendo al proprio genio e al genio dei tempi, gli assegna ragioni meramente fisiche. Se contro al costume dei bombi che sono poco costanti, le api si distinguono per una grande costanza, Plateau crede che ciò sia dovuto alla circostanza che le api sono più deboli di muscolatura, e quindi riducano a minimi termini la fatica di esplorare i fiori, di raccogliere e portare polline e miele. Mi piace di osservare in contrario che la visita dei fiori è sopratutto volontaria e impulsiva e dominata dalle necessità della famiglia e non degli individui.
      Le famiglie dei bombi sono poco numerose: e quindi non vi è margine né utilità di introdurre divisione di lavoro fra i loro membri. Ogni bombo è tenuto a provvedere ora polline ora miele, in qualunque modo e per così dire in qualunque fiore in cui s’imbatte per caso. La Xylocopa violacea è in condizioni ancora più stringenti. Ad ogni volata ai suoi isolati nidi è obbligata a portare una data proporzione di miele e di polline, per farne un cumuletto per ogni uovo che depone. Come potrebbe in tali condizioni sviluppare costanza di visite florali? Ah! i bombi e le xilocope sono troppo teleologhe per commettere siffatta incongruenza.
      Le contingenze sono al tutto diverse per le famiglie delle api.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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