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      Ogni famiglia consta da centinaia e centinaia di membri. Il senso sociale è sviluppato in altissimo grado negli individui appartenenti a famiglie tanto numerose. Vi sono api vecchie che non hanno più gran forza di volo, e che rimangono nell’alveare per lavori interni e per la difesa col sempre attivo lor pungolo. Vi sono le api di mezza età, spelacchiate, che male si prestano a raccogliere il polline, le quali, molto dotte nella cognizione delle strutture florali, sono ottime raccoglitrici di miele; vi sono infine le api giovani, le quali, irsutissime in tutte le parti del loro corpo, sono egregie raccoglitrici di polline. Considerando in blocco tutte queste contingenze, nasce ben chiara la intuizione della grande convenienza che le api siano costanti nelle visite florali, non mica per debolezza di muscolatura, ma per utilità somma dei loro consorzii. In ultima analisi si vede che le api considerate in massa deggiono essere politrope in estremo grado, e considerate individualmente oligotrope anzi monotrope per ogni volata.
      Un ultimo lavoro del Plateau è comparso nell’anno 1902 (Observations sur les erreurs commises par les hyménoptères visitants les fleurs). L’Autore raccoglie una quantità di visite florali più o meno frustranee, eseguite da parecchie apidi pronube delle più attive, e vorrebbe conchiudere sulla grande imperfezione della loro vista. Ma gli esempi addotti dal Plateau ci sembrano assai discutibili. Ci limitiamo a considerare alcuni esempi segnalati per uno dei più importanti e intelligenti pronubi che sarebbe il Bombus hortorum.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Plateau Observations Autore Plateau Bombus