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      Ma quando uno stesso fenomeno si ripete e riproduce in esseri di affinità remota, e quando si perpetua nella serie delle generazioni colà dove si è manifestato, allora diventa un segno indubitabile della costanza e della importanza delle cause che lo hanno perpetuato, e presuppone una funzione, uno scopo ben definito. Questo principio della cui verità noi portiamo la più intima, la più radicata convinzione, è il filo ariadneo che nel labirinto dei fenomeni vitali, ci ha più volte condotti alla scoperta di non poche correlazioni reciproche tra un essere e l’altro, state poi confermate dalle ricerche di altri osservatori
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      Or bene, qui abbiamo un fenomeno che si riproduce in una quantità non piccola di piante, appartenenti alle famiglie le più svariate
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      ... i nettari estranuziali mirabilmente congruenti tra loro nei caratteri esterni nonché nell’interna attività di una uniforme secrezione mellea, grandemente appetita da formiche e vespe, deggiono avere uno scopo, una funzione che esclusivamente si riferisca ai servizii che essi insetti prestano alle piante
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      Ma quale sarà questa funzione e questo scopo? Non si giunge ad afferrarlo, se non che mediante un processo rigorosamente logico di esclusione; dopo avere cioè annoverato e ponderato tutte le utilità che possono immaginarsi in rapporto a tale secrezione".
      Siffatta secrezione può giovare alle piante o come una naturale escrezione di umori superflui, o come un’esca di speciali animalcoli. Discutiamo la prima ipotesi. Dapprima notiamo che identica ipotesi era già stata fatta da KURR, da MORREN e da non pochi altri botanici, quanto ai nettarii florali; ma dopo le concordanti scoperte dei dicogamisti, essa oggidì non deve più essere sostenuta da nessuno; ed anche dal solo aspetto fisiologico appare veramente qual è, cioè ridicola ed assurda.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607