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      Ammettendo questa tesi e trovandola confermata dal fatto che i nettarii in discorso allettano quando formiche, quando vespe, resta a ricercare per via d’esclusione la funzione finale ossia il benefizio che può derivare alle piante dalla visita di detti insetti
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      Possono essi contribuire alla fecondazione incrociata tra una pianta e l’altra? No, perché se si considera la posizione dei nettarii in discorso, anche colà dove sono abbastanza vicini ai fiori, se si considera il tempo quando la funzione è nel massimo vigore, e infine se si pon mente alla lentezza delle formiche, alle loro abitudini sedentarie, resta del tutto esclusa questa possibilità
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      Possono per avventura contribuire a fermare e trattenere le formiche nella regione della vegetazione, per impedirne l’accesso ai fiori, onde non disturbino altri insetti meglio adattati ad eseguire le nozze incrociate delle piante? No, perché abbiamo l’esempio di una specie anemofila (Ricinus), e, soggiungiamo, perché in molte piante riccamente provvedute di nettarii estranuziali, i fiori sono già abbastanza salvaguardati dall’accesso delle formiche mediante disposizioni speciali (ad es. citiamo i generi Passiflora, Tecoma ecc.).
      Adunque non resta possibile altra tesi salvo quella che le formiche e le vespe siano i principali nemici dei principali nemici di certe piante
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      E questa tesi è confermata da tutti i dati. Fra i principali nemici delle piante figurano le larve di molti insetti, massimamente di lepidotteri. E fra i principali nemici di dette larve figurano per l’appunto in grado sovrano le formiche


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Ricinus Passiflora Tecoma