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      La potenza melliflua è naturalmente proporzionale alla loro grandezza. Il numero dei tricomi melliflui nelle tre brattee d’un esemplare che ho dinanzi si può all’ingrosso computare di 600 per la maggiore, di 400 per la media, di 200 per la minore. Ma questi numeri naturalmente sono soggetti a variazione, secondo la maggiore o minore robustezza delle gemme florali. La secrezione di queste foveole non è molto diuturna. È assai abbondante durante la fioritura, ma poi cessa assai presto.
      Finalmente abbiamo una terza sorta di nettarii. Esternamente alla base (cilindriforme) del calice in tre punti equidistanti, alternanti colle 3 brattee, si osservano tre leggieri infossamenti di figura irregolarissima e variabile, ma più o meno quadrilatera e dilatata, i quali comprendono una quantità grande di tricomi melliflui, che si conservano sempre di color biancastro. Questi tre nettarii stanno sempre celati e nascosti all’interno della gabbia formata dall’involucro. Malgrado che siano così reconditi, le formiche sanno penetrarvi, utilizzando per tale accesso le tre piccole porte risultanti dalla disgiunzione dei margini delle tre brattee. La secrezione di questi nettarii interni, epicalicini, pare che sia alquanto più diuturna di quella degli epibratteali ed epinevrei, perdurando anche dopo l’antesi, e producendosi fino ad un certo grado della maturazione dei frutti. Anche qui il numero dei tricomi per ogni singolo nettario è considerevole; puossi calcolare in media di circa 600.
      Gossypium microcarpum.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607