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      Cassia Fieldingii. - La posizione dei nettarii è soggetta a variare. In alcune foglie se ne trova una un poco al di sopra della base del picciuolo, in altre se ne trova una interposta alle due foglioline dell’infimo giogo; in altre se ne trovano due in entrambi i sovra citati luoghi. Per la forma somigliano assai a quelli della C. Canca, salvo che sono un poco più piccoli. Hanno secrezione nettarea abbondante e diuturna. Questa specie e la C. Canca trovai durante tutta la state e parte dell’autunno, visitate assiduamente da un considerevole numero di formiche (osservazioni fatte nell’orto botanico di Bologna, nella state e nell’autunno del 1885). Oltre dieci anni innanzi abbiamo osservato a Firenze (nel mese di luglio) alcuni piedi di Cassia avidamente esplorati ed invigilati da numerosi individui di Polistes gallica.
      In conclusione abbiamo nelle cassie un genere di piante, ove la funzione formicaria ha acquisito un altissimo grado di sviluppo, formando ipso facto una quantità di nettarii, cospicui nello stesso tempo che perfettamente automorfici; perocché le escrescenze in questione, considerati i caratteri di posizione, non possono essere ragguagliate, né a stipole, né a stipelle, bensì sono al tutto omologhe ad aculei. E invero presso altre leguminose, nel preciso luogo ove stanno i nettarii del genere Cassia si osservano aculei, con novo esempio della funzione spinosa che si sostituisce alla funzione formicaria.
      Studio sulla intensità e sulla estensione della funzione mirmecofila nel genere Cassia.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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