Infatti BENTHAM e HOOKER (Genera plant. I, p. 976) assegnano al genere Qualea fra i caratteri generici quello di avere foglie con picciuolo biglandoloso alla base. Le specie di Qualea essendo all’incirca 25, la misura della funzione sarebbe espressa da 25/100. I nettarii in discorso sono stati recentemente studiati da POULSEN in due specie, nella Qualea Glaziovii (Trikomer og Nectarier, 1875-76), e nella Qualea Gestasiana (Om nogle ny og lidet kendte Nektarier, 1881). Non avendo potuto vedere la prima delle due citate Memorie, renderemo conto soltanto delle osservazioni di POULSEN sui nettarii della seconda specie.
I nettarii della Q. Gestasiana differiscono da quelli della Q. Glaziovii per avere forma di cratere molto più pronunziata. Del resto hanno la stessa posizione (uno per lato in vicinanza del punto della esserzione del picciuolo).
Tale posizione potrebbe a prima vista far credere che siano metamorfosi di stipole. Ma esaminando un internodio giovanissimo, in tempo anteriore alla disarticolazione delle stipole, si scorgono distintamente e stipole e nettarii.
Ciascuno di questi ha la forma d’un cilindretto che emerge verticalmente dall’asse, notevolmente inspessito al suo apice. Non contengono punto fasci fibrosovascolari, e non sono che un mero sviluppo locale del tessuto della corteccia primaria. Sono rivestiti da una epidermide liscia composta da cellule piccole, priva affatto di peli e di stomi. Laonde la secrezione mellea dovrebbe, secondo POULSEN, effettuarsi mediante diffusione (a seguito, aggiungeremmo noi, di una pressione causata da turgore di tessuto).
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