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      Questa cavità è quella parte che secerne il miele. Differiscono da quelli della P. incarnata perché sono insidenti sopra stipiti più lunghi; perché sono tenui; infine perché la superficie secernente è concava non convessa. I nettarii marginali dei seni fogliari poco differiscono dai picciuolari, salvoché brevissimo ne è lo stipite (dente fogliare foggiato a cilindro). Anche le stipole hanno due o tre denti, ma soltanto nel margine esterno; questi denti terminano in un colloforo.
      Tanto i nettarii laminari quanto i picciuolari secernono miele; ma in questi ultimi la secrezione è più poderosa.
      Passiflora suberosa (coltivata in due o tre varietà). - I picciuoli verso l’apice presentano due nettarii subopposti (rarissimamente tre o quattro), minutissimi, in forma di cilindretti, alquanto ingrossati in alto e foveolati nel vertice. Le foglie che si distinguono per maggiore ampiezza e vigoria, verso l’alto della lamina sogliono avere anche due ocelli melliferi, uno per parte. Così questa specie, come pure la seguente, deve essere inscritta fra quelle poche che hanno foglie nello stesso tempo ocellate e munite di nettarii picciuolari.
      Passiflora holosericea. - Verso il basso dei picciuoli si trovano due nettarii opposti, assai cospicui, squisitamente lavorati, sotto forma di brevi cilindri o di cono tronco, con vertice circondato da un cercine ben rilevato, e col fondo mellifero assai dilatato e scoperto, alquanto convesso. La lamina della pagina inferiore, in vicinanza dei due seni prodotti da due grossi denti, uno per lato, vedesi provvista di due ocelli melliflui.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607