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      In questa specie la secrezione mellea è molto abbondante, e malgrado che gli esemplari fossero coltivati in vaso, non mancava in ogni tempo un notevole concorso di formiche.
      Passiflora coerulea. - I nettarii fogliari hanno due sedi, una picciuolare, l’altra laminare. Il picciuolo in questa specie è bi-tri-quadriglandoloso, con glandole talvolta opposte o subopposte, più spesso alterne, locate senza regola fissa o verso la base o nel mezzo o verso l’alto dei picciuoli.
      Siffatti nettarii sono piuttosto piccoli, insidenti sopra stipiti lunghetti, escurvati lateralmente, di figura attenuato-piriforme. Gli stipiti, cilindrici in basso, si vanno gradatamente dilatando in modo da formare un capolino, sul vertice del quale vedesi escavata una piccola foveola che secerne il miele.
      Le foglie sono palmato-partite, a 5 o 7 partizioni, ovali, allungate, integerrime. Presentano adunque da 4 a 6 seni, nel basso dei quali si trova, generalmente uno per margine, ossia due per ogni seno, nettarii di forma consimile ai picciuolari, ma più piccoli, e insidenti sovra stipite più breve (ben inteso sulla pagina inferiore).
      Quel che è degno di nota si è che questi nettarii, per quanto vicinissimi al margine dei seni fogliari, non sono giammai inseriti sul margine preciso, ma più o meno distaccati da esso, talvolta per 1/4, talvolta per 1/2, anche per un buon millimetro e più. Segnatamente sono discosti dal margine i due che appartengono al lobo mediano. Questo fenomeno implica una specie di contraddizione, che non si saprebbe come sciogliere.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607