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      Laonde la nostra computazione non può che riuscire assai manchevole e troppo congetturale.
      Il primo a rappresentare con figura foglie ocellate di una Cucurbitacea, cioè della Tricosanthes amara, è stato PLUMIER (Description des plantes de l’Amérique), 1793, p. 86, tab. 100. Ma non parla né della natura degli ocelli né tanto meno della loro secrezione. LINNEO mi risulta il primo che ha rilevato la natura nettariflua di siffatti organi, nelle seguenti due specie.
      Fevillea trilobata. - Foliis quinquelobis incisis obtusis subtus glanduloso punctatis... Lobi (foliares) omnes subtus pertusi poris melliferis, intermedio scilicet oppositis; laterales saepe uno alterove poro; quae nota huic singularis (Diss. Dem. plant. nelle Amoen. acad. 3, p. 423). Anche nelle Bryonopsis laciniosa, LINNEO dichiarò mellifere le glandole ipofille "ad basin folii glandulae 2, oppositae, melliferae". Inoltre rilevò forse per il primo le glandole della Lagenaria, e quelle delle seguenti due specie.
      Bryonia grandis. - Foliis basi subtus glandulosis... glandulae aliquot concavae sub ipsa basi, et una alterave remotior.
      Bryonia cordifolia. - Petioli apex dentibus duobus lateralibus (antea glandulosis), ut in Cucurbita lagenaria.
      Scorrendo la monografia delle Cucurbitacee nel Prodromus ecc. di DE CANDOLLE, è appena se si possono aggiungere una o due specie; cioè:
      Bryonia amplexicaulis. - Foliis subtus punctatis, eMomordica bicolor. - Foliis inferne glandulosis.
      Alquante più specie nettarifere si desumono dal Genera plantarum (vol.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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