È un fenomeno questo che merita ulteriori indagini.
Frattanto abbiamo qui l’esempio d’un organo alla cui finale elaborazione concorsero non meno di tre metamorfosi e tre funzioni successivamente assunte; cioè metamorfosi di foglia in brattea ocellata (Momordica Charantia); metamorfosi di brattea ocellata in nettario composto (Luffa aegyptiaca, L. angulata, L. fricatoria ecc.); metamorfosi di nettario composto, o quanto meno di brattea ocellata, in un follicolo tripsifilo.
Si rileva anche la convenienza di riunire tutte le succitate specie in un genere unico (Momordica) fondato sulla presenza e sulla evoluzione dell’organo omologo sovra descritto.
Da ultimo riscontrammo assolutamente mancanti di ogni forma di nettarii estranuziali le seguenti specie; cioè: Sycios angulatus, Momordica, Balsamina, Bryonia dioica, Cucumis melo, Cyclanthera pedata, Ecballium e qualche altra.
Quanto a stabilire il numero delle specie mellifere fra le 470 specie assegnate da BENTHAM e HOOKER alla famiglia ci mancano dati sicuri. Verisimilmente o provatamente sono mellifere tutte le specie dei generi Adenopus (4), Lagenaria (1), Luffa (10), Sphaerosicyos (2), Cephalandra (13), Abobra (2), Alsomira (4), Fevillea (5), in tutto specie 41. Per ipotesi poi, dei generi seguenti che vedemmo possedere qualche specie mellifera, si possono assumere mellifere 5 Trichosanthes, 8 Momordicae, 3 Cucurbitae, 4 Bryoniae, 3 Trianospermae. Locché importa un complessivo di 64 cucurbitacee mellifere, e commisura a 13/100 la potenza della funzione mirmecofila da esse esercitata.
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Momordica Charantia Luffa Momordica Sycios Momordica Balsamina Bryonia Cucumis Cyclanthera Ecballium Adenopus Lagenaria Luffa Sphaerosicyos Cephalandra Abobra Alsomira Fevillea Trichosanthes Momordicae Cucurbitae Bryoniae Trianospermae
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