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      FAMIGLIA DELLE TURNERACEEDi questa famiglia non abbiamo potuto osservare nessuna specie, ma da una recente monografia testé pubblicata dal Dott. I. URBAN (Monographie der Familie der Turneraceen, nel volume II dell’Annuario dell’orto botanico di Berlino, 1883) possiamo estrarre quel che ci occorre pel nostro studio. "Presso la Turnera ulmifolia" (così il nostro autore a p. 17 e segg.) "le glandole basali delle foglie (cioè i nettarii estranuziali) sono sviluppate in maniera assai caratteristica, e non soltanto nelle foglie di vegetazione ma eziandio nelle brattee. Finora assai interessante d’imparare a conoscere la funzione di queste glandole. Nell’infima o nelle due infime foglie di ciascun ramo queste glandole mancano, o non ce n’è che una ed unilaterale, o, se una per lato, assai più piccole delle successive. Queste infime non secernono mai. Soltanto le glandole di quelle foglie i cui picciuoli sono connati con pedicelli florali, secernono, non prima però che il rispettivo fiore sia prossimo allo sbocciamento. In tal punto la secrezione è tanto copiosa che il liquido sgocciola giù lungo il picciuolo, e anche lungo il caule. Uno o due giorni dopo cessa la secrezione. Non è inverisimile che piccoli insetti striscianti siano mediante quest’esca trattenuti lontano dai fiori, e impediti a dilapidare il nettare ivi raccolto e designato alle nozze incrociate. Infatti vidi io ripetutamente numerose formiche passeggiare su e giù pei rami, e sorbire quel succo a quanto pare ad esse gratissimo.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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