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      Ma spesso la funzione clorofilliana prende il sopravvento, che può essere di diversi gradi, fino a totale o quasi totale estinzione della funzione nettariana. Di mano in mano che questa diminuisce, la stipella, lasciata la forma cilindrica, acquista una figura piana fogliacea, con lamina che sempre più si va dilatando, mentre sempre più si va restringendo la superficie nettariflua. Non è difficile mettere assieme tutti i casi possibili di transizione tra le stipelle profondamente modificate in stipiti, e le stipelle che, perduta totalmente la funzione di stipite, hanno riacquistato la normale forma fogliacea.
      Non tutte le foglie sono produttive di néttare. Quelle che si sviluppano nella state e nell’autunno mancano assolutamente d’organi nettariferi. Si crederebbe che in siffatte foglie debbano riscontrarsi stipole e stipelle ridotte a forma normale. Invece ha luogo il fenomeno dell’assoluta e totale soppressione delle une e delle altre. Cosicché, quantunque detti organi abbiano per sé un puro significato morfologico, nondimeno la loro esistenza sembra in questa specie essere collegata colla eventualità d’una funzione biologica. È difficile dare un’adeguata spiegazione di questo singolare fenomeno.
      Sambucus Ebulus. - La produzione dei nettarii è qui assai più irregolare che non nella precedente specie. I nettarii hanno sede nelle stipole, nelle stipelle, nelle stipellule e finalmente nelle brattee. Nei rami principali le stipole sogliono essere in numero di otto per nodo, distribuite quattro a quattro in due spazii interpeziolari.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Ebulus