In ciascuno di detti spazii si notano due stipole grandi, affatto laminari e fogliacee, ovato-lanceolate, serrate, prossime ai picciuoli, e due stipole piccole, a lamina più o meno ridotta, 3-9 dentate, situate nel mezzo dello spazio interpeziolare. Così le une che le altre possono portare un numero di nettarii variabile da due a sei, i quali occupano le sommità dei denti, e hanno figura di brevissimi cilindretti in-cavati nel vertice. Sono assai minuti e quindi non può essere abbondantissima la loro secrezione. Alcune stipole ne mancano affatto.
Mentre le stipole sono poco o punto mutate dalla solita forma fogliacea, le stipelle hanno invece sentito maggiormente l’azione della funzione nettariana. Se ne trova una alla base d’ogni fogliolina. Per verità non hanno figura cilindrica; hanno invece una figura lineare compressa, la compressione essendo ancora un carattere residuale che ricorda la originaria figura laminare. Nella loro punta terminano in un piccolo nettario escavato nel vertice da una foveola piccolissima, puntiforme. Fra stipite e nettario sono lunghe circa 4 mm. Talvolta occorrono stipelle che non hanno subìto veruna azione metamorfizzante; allora sono sotto forma di piccole laminette fogliacee anettarie.
Le stipellule in nulla differiscono dalle stipelle, salvoché si trovano sui picciuoli secondarii, in numero di una per peziolulo, e in posizione unilaterale superiore. Non in tutte le foglie si trovano stipellule, ma soltanto in quelle più robuste che tendono a diventare bipinnate.
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