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      Sambucus racemosa. - Fra i sambuchi è la specie ove la funzione mirmecofila è maggiormente esaltata. Anche qui i nettarii sono apprestati dalle stipole e dalle stipelle; ma ladove presso il S. nigra lo stipite dei nettarii adempieva ancora la funzione clorofilliana, in questa specie gli stipiti nettariani più non la esercitano, e sono totalmente metamorfizzati. Così è che alla base di ogni foglia veggonsi, una per lato, due cospicue glandole, assai crasse, reniformi, di color rossastro sporco, solcate nel loro margine superiore da un solco mellifero. Analoghe glandole si trovano spesso alla base dell’infimo giogo di foglioline; talvolta se ne trova una alla base di una delle foglioline del secondo giogo, ma i gioghi superiori ne mancano. Qualche volta i nettarii hanno figura di coppa perfettamente tornita, e dalla figura di rene a questa si dànno tutte le possibili transizioni. La funzione protettiva si riferisce soltanto ai primi sviluppi delle gemme a foglie. Quindi la secrezione non è diuturna; ma, in detta epoca, è abbondante e richiama sulle piante una notevole quantità di formiche.
      Viburnum Opulus. - È la specie principe fra le caprifogliacee mirmecofile. Tutte le sue foglie sono o poco o molto insignite della funzione adescativa, in proporzione del maggiore o minore numero dei loro nettarii, elaboratissimi e completamente metamorfici. La funzione è sviluppatissima nei rigogliosi rampolli o polloni che a primavera sogliono mettere tali piante; laddove è relativamente languida nelle foglie delle ramificazioni e in quelle che si trovano vicine alle infiorescenze.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Opulus