(Glandulae e minimis cellulis irregulariter angulatis, longioribus quam latis constant, quarum longitudo: lat. = 2/3 v. 2:1; cellularum directio longitudinalis ad centrum glandulae versa est. Parietes singularum cellularum bene distingui possunt; epidermis deest, sed membrana quaedam, sicut sacculus, totam glandulam circumdat, et bene in nonnullis glandulis videbis, quomodo haec membrana a cellulis, quae sub ea positae sunt, paululum solvitur, si glandulas inter duas laminas vitreas positas sub microscopio compresseris. Folia in aqua posita, magnas guttas pellucidas liquoris, qui paulum dulce sapiit, secernebant; formicae et diptera multa succum sub divo lambebant. Septembri haud amplius nectar secernebatur".
Catalpa Kaempferi. - Specie segnalatissima in fatto di ricchezza di nettarii estranuziali. Altri si trovano nel calice a difesa dei fiori durante l’antesi; altri sono nelle foglie a difesa della pianta intera.
Il calice è bilobato, piccolo, con labbri cocleariformi unimucronulati. Osservando l’uno e l’altro labbro dalla pagina esterna (infera), si notano localizzati verso l’apice dei labbri circa una ventina o trentina di glandole minuscole, pur secernenti. Ciascuna è situata nel centro di un piccolo infossamento del tessuto epidermico, ed ha forma di una piccola emergenza incavata nel vertice. Le brattee sono fugacissime e non contengono punto glandole nettariflue. Le infiorescenze sono ampie pannocchie arcicomposte (più volte di-tricotome). A metà del tempo di loro fioritura, cominciano a svolgersi silique allungatissime, tutte spalmate di una sostanza viscosa (altro mezzo difensivo sostituitosi al formicario). Ciò a prima vista sembra una contraddizione; poiché in una medesima regione esisterebbero glandole nettariflue adescatrici di formiche, e glandole glutinifere che allontanano insetti.
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Glandulae Kaempferi
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